Ferie in Italia e viaggi brevi, l'estate difficile dell'outgoing

Vacanze estive a casa per il 60 per cento degli italiani.

È un'alta stagione al ribasso quella del 2013, soffocata dagli inevitabili effetti di una crisi economica che ha tenuto ferme 30 milioni di persone anche nei giorni di ferie, o che ha consentito, nella maggior parte dei casi, soggiorni brevi e all'insegna del low cost.

Secondo i dati elaborati da Ipr Marketing e riportati da un'inchiesta di repubblica.it, chi parte si sposta per poco tempo e non esce dall'Italia.
"Assobalneari Lazio denuncia il 40 per cento in meno di presenze sulle spiagge e gli ultimi sondaggi dichiarano che il 60 per cento degli italiani non si muoverà", scrive il quotidiano, che analizza anche i dati Enit, Istat, Banca d'Italia, Unioncamere e Omt.
"Da gennaio ad aprile - evidenzia l'indagine di repubblica.it -, c'è stato un calo complessivo dell'8,4 per cento rispetto al 2012 quando si erano spesi 8 miliardi di euro per i viaggi all'estero, mentre nei primi sei mesi del 2013 la cifra si è fermata a un miliardo e mezzo".

Ma c'è chi sostiene che tutto andrebbe interpretato sotto in chiave psicologica, e che, in realtà, gli italiani sarebbero costantemente a caccia di superofferte e sempre più propensi al last minute. "TripAdvisor - aggiunge l'indagine di Repubblica - riporta che quattro italiani su cinque si affidano ai portali specializzati". Si avvalora, però, la tesi che l'outgoing sia in calo: "Il 62 per cento delle ricerche – rileva il portale di comparazione prezzi - sono verso località italiane, con un incremento della richiesta interna pari al 14 per cento rispetto allo scorso anno".

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