Mazzoncini, a.d. Fs: "Commessi errori, possiamo solo scusarci"

“Quando uno sta sette ore in treno c’è poco da dire, bisogna solo scusarsi. E attrezzarsi per fare sì che non accada più”. All’indomani della bufera che ha investito Trenitalia, tocca all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, fare mea culpa per quanto successo e spiegare cosa intende fare ora Fs.

Dalle colonne di Repubblica il manager non cerca scuse e parla apertamente di errori individuando nella carenza di scaldiglie, ovvero le resistenze che impediscono agli scambi di gelare, la causa dei problemi che hanno generato il caos in tutta Italia sui collegamenti ad Alta velocità e nello snodo ferroviario di Roma.

Una mancanza che riguarda tutto il Centro-Sud e dove sono necessari ora nuovi investimenti. “Abbiamo deciso di inserire nel contratto di programma tra Ministero e Rete Ferroviaria Italiana – garantisce l’a.d. - l’attrezzaggio di tutta la rete laziale con i sistemi antineve e antighiaccio con un investimento da 100 milioni di euro a regime”.

Un danno di immagine
Quello che resta, al di là delle conseguenze economiche che ci saranno per i rimborsi, è il danno d’immagine “ma non voglio credere che un’esperienza come quella vissuta possa fare cambiare la percezione di milioni di persone – conclude -. A questi dico che stiamo dando una risposta immediata al problema”.

Intanto anche oggi ci sarà una riduzione dei collegamenti: come ieri viaggerà l’80 per cento dei treni ad Alta velocità (a questo link l’elenco delle corse soppresse) mentre salirà dal 50 al 70 per cento il numero delle corse effettuate nel Lazio.

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