Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sale a 1,45 miliardi di euro l’utile netto di Ryanair nel bilancio 2017/2018 chiuso al 31 marzo. La questione piloti e gli aumenti salariali, quindi, non hanno inciso sui margini dell’azienda, che si sono mantenuti al 20 per cento come l’anno precedente determinando al contempo un aumento del dato netto pari a 10 punti percentuali.
Un bilancio solido, accompagnato anche da un aumento del fatturato di 8 punti percentuali (7,15 miliardi il dato finale) e dal taglio del traguardo dei 130 milioni di passeggeri trasportati. “Un risultato ottenuto nonostante la diminuzione del 3 per cento del prezzo medio dei biglietti – commenta il ceo Michael O’Leary -, il rialzo del prezzo del petrolio e una generale sovracapacità dell’offerta”.
Ancillary protagoniste
Tra i protagonisti dell’esercizio appena concluso anche il dato rilevante alle ancillary, storicamente una delle voci più importanti per il fatturato della compagnia. Questo è salito ora al 28 per cento del totale delle entrate, avvicinando ulteriormente il traguardo fissato al 30 per cento entro 5 anni.
Per quanto riguarda le previsioni, invece, la compagnia rimane ora molto cauta, giudicando al momento difficile prevedere l’andamento della domanda e delle tariffe in particolare nella seconda metà dell’esercizio 2018/2019.
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