La storia del direttore d’orchestra che diventerà pilota per Air France

Le due attività, dice, sono molto simili perché per entrambe ci vuole rigore e immaginazione. Di certo c’è che probabilmente Daniel Harding entrerà nella storia come primo (e forse unico) direttore d’orchestra che diventa (anche) pilota d’aereo. Non per passione, s’intende, ma per professione, perché il prossimo anno sarà assunto da Air France e opererà sui voli di linea.

Passione o chiodo fisso sin da quando era bambino, Harding si è regalato la nuova professione all’età di 44 anni, racconta al Corriere della Sera, dopo avere raggiunto ‘vette’ come la direzione di orchestre del calibro dei Berliner o la Vienna Philarmonic oppure essere stato assistente di Claudio Abbado. E ora si prepara per una nuova vita, senza avere alcuna intenzione di abbandonare la prima. Anzi: si dichiara deciso a volere alternare decolli e atterraggi con gli A320 a precisi movimenti delle mani per impartire le giuste dritte agli orchestrali.

Nel raccontarsi Harding non ha mancato di lanciare un paio di ‘perle’: intanto sugli aerei privati, definiti “il miglior modo per fare bancartotta”. E poi sui due figli: “Quando volano con me si addormentano dopo due minuti. Il che mi pare un grande attestato di fiducia”.

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