Wilson, Ryanair: “La chiusura di basi anche in Italia è una possibilità”

Il rischio di chiusura di qualche base in Italia esiste, così come esiste la possibilità che ci siano esuberi tra gli assistenti di volo. La conferma arriva dal ceo di Ryanair Eddie Wilson (nella foto), che parla apertamente di un calo della domanda, che questa estate però non ha coinvolto in particolare i voli domestici.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera Wilson fa il punto della situazione sulla Penisola e non manca di lanciare strali contro le politiche sin qui adottate: “Servono provvedimenti che riguardano tutti – dice -: chiediamo al governo di incentivare però le compagnie aeree che saranno ancora in attività tra 5-10-15 anni”. E poi: “Il Governo italiano dovrebbe abolire prima di tutto l’addizionale comunale (6,5 euro per passeggero in partenza dagli aeroporti italiani, 7,5 euro dagli scali di Roma) per tre anni”.

I ricorsi
Sugli aiuti alle compagnie, inoltre, Eddie Wilson conferma che Ryanair sta procedendo con i ricorsi contro tutti i big che hanno già ricevuto l’ok dalla Commissione europea, da Lufthansa ad Air France. Nessun ricorso, invece, per ora contro Alitalia, in quanto il via libera per la newco con il Governo e i tre miliardi di dote non c’è ancora. Le critiche comunque non mancano: “Alitalia ha già 3 miliardi e ne chiederà altri 3 miliardi e ancora altri 3”. E poi ancora: “Nuova compagnia? Ma se è lo stesso nome, sono le stesse persone, sono gli stessi aerei, è lo stesso network di quella in amministrazione straordinaria!”.

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