Ryanair e le nuove frontiere: nel futuro Egitto, Tunisia e Libia

Ci sono ancora possibilità di crescite sui mercati serviti da Ryanair, magari aprendo anche a Paesi finora esclusi dal network? Secondo il ceo Michael O’Leary la questione è assolutamente possibile e su alcuni fronti si sta già lavorando, mentre su altre realtà il no è rimasto categorico, come ha ribadito questa mattina a Milano nel corso della presentazione della programmazione invernale.

Al di là dell’aumenti di voli e rotte su mercati già consolidati man mano che arriveranno in flotta nuovi aerei, la compagnia low cost sta guardando con sempre maggiore interesse ai Paesi del Nord Africa dove vanta già un forte impegno in Marocco: “Stiamo dialogando con la Libia e con la Tunisia e guardiamo con interesse anche all’Egitto - ha detto O’Leary -. Per i primi due Paesi è possibile che vedremo voli già a partire dal prossimo anno, mentre sull’Egitto il problema principale sono i costi degli aeroporti, ma contiamo di entrare con rotte da alcuni Paesi come Italia e Germania”. Diverso il discorso per la Turchia, dove al momento non esiste nessuna possibilità di ingresso.

Un’ultima parola poi su un vecchio sogno del passato, ovvero i voli low cost a lungo raggio. Ma il no è definitivo: “Non c’è mercato – chiarisce -. Il buco nell’acqua sarebbe assicurato”.

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