La silenziosa ascesadi Andrea Andorno e del Torino Airport

Andrea Andorno (nella foto) vanta una certa esperienza nel trasporto aereo. Dopo aver ricoperto un ruolo di primo piano in Meridiana è approdato al comando della Sagat e senza tanti strilli sta portando lo scalo di Torino verso un ruolo di primo piano a livello nazionale.

Il ceo dell’aeroporto di Caselle ha raccontato stamane alla stampa che Torino sta vivendo un’annata da record visto che già oggi ha raggiunto 4,2 milioni di passeggeri, l’intero totale del 2022.

Gestire uno scalo vicino (tanto) all’hub lombardo di Malpensa non deve essere cosa facile e Andorno nel corso della conferenza stampa si è quasi tolto qualche sassolino dalle scarpe spiegando che “a volte ci sentiamo bistrattati dal territorio, ma nonostante questo siamo in grado di dare forza e sviluppo al tessuto economico. Tra gennaio e settembre ’23 siamo cresciuti del 14,7% rispetto al ’19 e tengo a sottolineare che la nostra ripresa è superiore alla media nazionale. Oggi siamo tra i primi 5 aeroporti in Italia se misuriamo la percentuale di recupero del traffico dal pre pandemia”.

Una struttura che solo negli ultimi 2 anni ha investito 15 milioni di euro e ora si propone anche come attrattore di flussi turistici.

Affermazioni e dati raccontati tutti di un fiato prima di anticipare che Ryanair conferma la sua base su Torino anche per la prossima stagione, mentre altri vettori low cost stanno trattando per aprire collegamenti che si spera durino più di qualche mese (come succede in qualche caso con alcune compagnie).

Un dato senza dubbio da rimarcare riguarda l’arrivo dei turisti stranieri su Caselle che nell’estate ’23 hanno raggiunto le 718mila unità, raddoppiando gli arrivi del 2019, perché come dice Andorno “ora i confronti si fanno con il 2019”. Della stagione pandemica meglio dimenticare i movimenti di traffico. Un’altra attività e forse un’altra vita.

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