Piano aeroporti, tutta l'Italia in fascia A

Arriva la svolta sul Piano nazionale degli aeroporti.

La nuova bozza presentata ieri dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ai rappresentanti italiani del settore aeronautico e alle regioni accontenta tutti e allarga le maglie definite dalla versione precedente. Così, tornano in fascia A, quella degli aeroporti di rilevanza nazionale, una serie di scali che sembravano essere a rischio declassamento. Con grande soddisfazione dei rappresentanti delle Regioni e dei territori.

Si aggiudicano la denominazione di 'scali di interessa nazionale', in Toscana, sia Firenze che Pisa, in Umbria, l'aeroporto di Perugia e, in Piemonte, lo scalo di Cuneo Levaldigi. La Campania mette in cassa lo sdoganamento dello scalo di Grazzanise, accanto a Capodichino e Salerno, mentre in Calabria l'aeroporto di Crotone sarà considerato strategico in nome di un concetto esteso di continuità territoriale.

"Stare in fascia A – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi, che ha portato a casa due scali di rilevanza nazionale - vuol dire essere con gli aeroporti nazionali strategici di Milano, Roma, Bari, Bologna. E vuol dire anche poter ottenere i finanziamenti per le infrastrutture di servizio dell'aeroporto, per il migliore accesso e per l'intermodalità".

Un obiettivo che hanno perseguito un po' tutte le Regioni italiane, che si è concretizzato con la richiesta ad Enac di uno scalo di rilevanza nazionale per ogni territorio. Una richiesta che sembra aver trovato ampio consenso presso il ministro.

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