Diritti del passeggero, tutti i numeri e i dettagli delle nuove norme sui rimborsi

Quattro punti di vitale importanza: si articola così la nuova direttiva sui diritti dei passeggeri secondo il Parlamento europeo.

Al primo punto gli indennizzi per ritardi sui voli a corto e medio raggio.
La proposta è di fissare a 3 ore la soglia di risarcimento, ben al di sotto, quindi, delle 5 ore proposte inizialmente dalla Commissione con l'intento di incentivare fortemente le compagnie aeree a cercare di evitare di pagare un risarcimento compiendo ogni sforzo per effettuare i voli e risolvere i problemi tecnici.

Al secondo punto le circostanze straordinarie, per le quali il Parlamento Ue chiede una definizione ben chiara e un elenco esaustivo di 'circostanze eccezionali'. Il riferimento è, ad esempio, a scioperi, tempeste, problemi operativi, eventi al di fuori del controllo della compagnia aerea che, quindi, non sarebbe tenuta a pagare risarcimenti.

Per quanto attiene la riprotezione e l'assistenza in circostanze straordinarie, come potrebbe essere quella di un vulcano in eruzione, la proposta lanciata a Strasburgo per la nuova direttiva europea indica un limite di 5 notti per dare assistenza ai passeggeri coinvolti dai disagi, e non 3 notti come voleva la Commissione Ue.

Infine, il Parlamento propone di imporre alle aerolinee l'obbligo di stipulare un'assicurazione in caso di insolvenza. L'obiettivo, come spiega una nota Ue, è di garantire che ai passeggeri venga rimborsato il costo dei biglietti e che non siano lasciati a terra ma rimpatriati. Una misura, questa, non gradita dalla Commissione, preoccupata che possa causare un forte rialzo dei costi per le aziende di trasporto aereo, che potrebbero poi ribaltarsi sui prezzi dei biglietti.

"La compagnia aerea non potrà più negare l'imbarco al passeggero che non ha utilizzato il volo di andata - puntualizza Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo per Fratelli d’Italia e membro della Commissione Trasporti -. Sono state fissate compensazioni per il passeggero in caso di ritardi a 300 euro per più di 3 ore per voli interni all'Ue, 400 per 5 ore e 600 per 7 ore di ritardo per voli di più ampio raggio. Ci sarà maggiore tutela del passeggero in caso di fallimento di una compagnia, ed è stata stabilita più flessibilità da parte delle compagnie sui bagagli a mano e sarà consentito portare a bordo anche acquisti effettuati in aeroporto".


Gli Stati membri si incontreranno nell'ambito del Consiglio dei Trasporti previsto a giugno, al fine di concordare una posizione e un orientamento generali sulla revisione definitiva della direttiva.

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