Giovanni Caccamo e l'ispirazione che arriva viaggiando

Alla fine tutti i viaggi ti riportano là dove sei partito. È la lezione che ha imparato presto il cantautore siciliano Giovanni Caccamo. Dopo i tanti provini a Milano, è infatti l'incontro con Franco Battiato su una spiaggia di Ragusa a schiudergli nel 2012 le porte del successo. L'autore de La Cura lo sceglie per aprire i concerti del suo tour decidendo di produrre 'L'indifferenza', il suo singolo d'esordio. Nel 2015 Caccamo vince Sanremo Giovani con 'Ritornerò da te' e nel 2018 è per la terza volta sul palco dell'Ariston con la canzone 'Eterno'.

A TTG Italia racconta del suo ultimo singolo 'Bisogno di tutto', secondo estratto dell'album 'Eterno', e del tour che dall'11 maggio lo ha visto cantare con Beppe D'Onghia, arrangiatore storico di Lucio Dalla, all'interno di basiliche e sui palchi di teatri e arene.

Come mai ha scelto di esibirsi in location così particolari?
Perché è in queste realtà insolite che si riesce ad ascoltare la musica in maniera più intima. Grazie all'atmosfera magica riesco poi a creare un contatto più ravvicinato con il pubblico.

Qual è il suo rapporto con il viaggio?
Per lavoro mi capita di essere in treno o in aereo almeno tre volte a settimana: praticamente sono sempre itinerante. Ma è una dimensione che mi piace, perché è proprio durante gli spostamenti lunghi, quando vedo il paesaggio che scorre dietro a un finestrino, che mi capita di immaginare le mie canzoni.

Una canzone che hai scritto proprio in viaggio?
Così è nata, per esempio, 'Se partissimo domani', canzone che fa da colonna sonora allo spettacolo teatrale con Lorella Cuccarini 'Non mi hai più detto ti amo'. L'ispirazione è arrivata in treno, mentre pensavo alle cose che porteremmo con noi se qualcuno, improvvisamente, ci chiedesse di partire. Ho pensato a quali oggetti sceglieremmo solo per convenzione e quali invece per reale necessità.

Cosa non può fare a meno di mettere in valigia?
Prima portavo con me molto più cose, oggi invece mi concentro sull'essenziale. Non posso dimenticare le lenti a contatto, il computer, la penna per scrivere e le mie cuffie per ascoltare la musica.

C'è un viaggio che più di altri le è rimasto nel cuore?
Uno dei più recenti fatto al Polo Nord. Sono andato a vedere la casa di Babbo Natale di Rovaniemi. Avevo sempre detto che, prima o poi, ci sarei andato e così, lo scorso Natale, ho colto l'occasione.

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