Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dalle cene diffuse agli chef a domicilio, dalle esperienze di cucina tipica a casa di volenterose signore custodi delle ricette tradizionali, fino ai welcome kit personalizzati: il mondo del food chiama a raccolta la travel industry, con una serie di progetti che potrebbero aumentare la revenue di agenzie, hotel, t.o.
Chef a domicilio...in agenzia
È il caso di Cuochi a Colori, startup della milanese One World che propone cucina etnica e corsi a domicilio con un team di cuoche immigrate. "Abbiamo già lavorato con un network per un evento dedicato alle loro adv - spiega Donatella Forconi, amministratore della società -: non portiamo solo i piatti ma anche storie, immagini e racconti dei luoghi, per cui la collaborazione con le aziende del turismo ci interessa molto".
Cucina casalinga
T.o. e agenzie hanno iniziato a lavorare anche con Le Cesarine e Le Mamme del Borgo: due realtà simili che propongono cene, eventi e servizi catering, la prima a casa di cuoche volontarie, la seconda all'interno di piccoli borghi interamente coinvolti in cene diffuse. "Siamo state contattate da un'agenzia di Roma - racconta Eleonora Bianchi, fondatrice di Le Mamme del Borgo - mentre le mamme siciliane hanno avuto una proposta da un t.o. per un evento dedicato ai loro clienti".
Stesso riscontro anche per Davide Maggi, ceo di Le Cesarine: "Abbiamo iniziato a ricevere richieste dalle agenzie di viaggi, ci piacerebbe sviluppare il rapporto".
Welcome kit personalizzati
Grow The Planet, startup incubata da H Farm, lavora nell'agrifood proponendo "kit di benvenuto personalizzati con i semi di piante del territorio" spiega il fondatore Gianni Gaggiani.
Nel 2014 il Parco Turistico di Cavallino Treporti ne ha ordinati 30mila: la redemption è stata dell'8 per cento, "contro una media che di solito non supera il 2 per cento". Tradotto significa una modalità innovativa per fidelizzare i clienti.