Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una ripresa del turismo importante, minata tuttavia dalle questioni emerse negli ultimi mesi, dalla guerra al caro energia, fino a un’inflazione record: in un'intervista rilasciata a Milano Finanza, il presidente e ceo di Alpitour World, Gabriele Burgio (nella foto), traccia un quadro dei piani per il futuro a partire dallo sviluppo del segmento lusso con Vretreats.
“Vretreats ha retto bene – commenta il manager -. Ci sono molti americani, in numero crescente grazie anche alla forza del dollaro”. Ma il motivo principale del successo “resta la grande attrazione per l’Italia”. Da qui l’intenzione di investire sulla catena con nuove aperture. “Al momento abbiamo quattro hotel attivi, due a Taormina, uno a Roma e uno a Venezia. La prossima inaugurazione sarà Ortigia, e saliremo a cinque. L’obiettivo è arrivare a dieci entro fine anno, abbiamo già altri dossier in fase di valutazione avanzata”.
Le prenotazioni
In generale, sul fronte del trend delle prenotazioni, “l’andamento è abbastanza buono, considerato che mancano ancora delle destinazioni molto gettonate degli italiani che vanno all’estero. Il Giappone ha riaperto da poco. Per ora sono più le persone che non trovano posto per le mete natalizie che non il contrario. Il vero test però sarà dopo le feste. Il last minute incide ancora molto nelle scelte di viaggio, questo ci dà poca visibilità per esempio sull’estate 202”.
A preoccupare sono “Fattori che incidono sulla scelta della meta per le vacanze. Il caro energia per esempio penalizzerà le destinazioni invernali, sci ai piedi. Dobbiamo continuare a puntare su un’offerta il più possibile attrattiva in termini di prezzi. Dando alternative a una clientela oggi molto sensibile alla spesa”.
Al nuovo ministro del Turismo e a quello delle Infrastrutture, Burgio chiede di fare sistema: “In Italia c’è un bacino che deve essere ancora adeguatamente sviluppato: il Sud Italia richiama appena il 13% dei flussi turistici”.