CartOrange: “Così
cresce il nostro
tour operator”

“Alla luce dello scenario internazionale, il 2025-26 sarà per noi un anno di potenziamento delle destinazioni già in programmazione, anche se stiamo già valutando eventuali opportunità derivanti da nuove tendenze e target”. Claudio Asborno, responsabile del t.o. CartOrange, traccia così la rotta del tour operator della rete di consulenti di viaggi.

Nei prossimi mesi gli impegni saranno focalizzati sul consolidamento del prodotto in essere, ma parallelamente, continua Asborno, “i nostri investimenti si concentreranno sulla tecnologia, in particolare sulla piattaforma di booking e sull’Intelligenza artificiale di CartOrange, con l’obiettivo di rendere sempre più rapidi ed efficaci i processi per la creazione di proposte di viaggio iperpersonalizzate e per la gestione del cliente”.

L’estate

Nel frattempo, CartOrange archivia una stagione estiva soddisfacente. “La domanda per l’estate 2025 è stata condizionata dai lunghi ponti di aprile - rimarca il manager -, ma CartOrange ha comunque registrato una crescita rispetto al 2024. Il trimestre giugno-agosto 2025 ha segnato complessivamente un +5% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una più significativa crescita del nostro tour operator interno che nello stesso trimestre ha registrato un +12%”.

A trainare “il Giappone”, che “ha confermato, e anzi superato, le nostre aspettative, con un incremento del 29%. Una grande sorpresa - sottolinea poi Asborno - è arrivata dall’Indocina (Vietnam, Laos e Cambogia), che ha chiuso con una crescita esplosiva. Anche il Perù ha registrato un risultato molto positivo, pari a +45%. Da segnalare inoltre le ottime performance di Australia e Tanzania/Zanzibar”.

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