Viaggi studio in ascesa, tutte le cifre di Trinity

I dati di Trinity ViaggiStudio lo dimostrano: il segmento delle vacanze studio all’estero si conferma in costante crescita. Il tour operator, specializzato in soggiorni studio di gruppo all’estero, High School Program e viaggi individuali, ha chiuso l’esercizio 2022/2023 (1/09/22 – 31/08/23) raddoppiando volumi e margine di contribuzione. Si registrano infatti ricavi pari a 22,6 milioni di euro, in crescita dell’84% rispetto all’esercizio precedente e del 170% rispetto al 2019.

Anche la marginalità è positiva e in forte incremento, con un ebitda che rappresenta il 15,4% dei ricavi (+ 88% rispetto al 2021/2022).

“Tutto ciò - commenta Claudia Randazzo, ceo e founder di Trinity ViaggiStudio - è frutto di investimenti in tecnologia, nuovi prodotti e risorse umane, così come della capacità di trasformare una situazione di grave crisi - come quella della pandemia - in una opportunità di crescita e, non ultim,o del grande impegno e professionalità di tutto il nostro team”.


Trend positivo

Incoraggianti anche i primi risultati dell’esercizio fiscale settembre 2023/agosto 2024. A oggi si evidenzia, infatti, un incremento dei ricavi del 7,6% e una costante crescita anche della marginalità: “I volumi realizzati a oggi - continua Randazzo - ci rendono fiduciosi e ottimisti confermando il consolidamento del nostro posizionamento e ci spingono a guardare ancora più avanti per conseguire ambiziosi obiettivi di crescita. Oggi Trinity Viaggi Studio mostra, infatti, una crescita sia in termini di fatturato che di marginalità, rispetto al pari periodo dello scorso anno”.

Le destinazioni più richieste

Tornando allo scorso esercizio, le destinazioni che hanno registrato i maggiori volumi sono state Inghilterra, Stati Uniti, Scozia, Irlanda e Canada. Per le vacanze studio estive l’Inghilterra si riconferma di nuovo ai vertici, con il 54% di presenze seguita da Scozia, Irlanda e Stati Uniti. Per quanti invece hanno scelto di trascorrere il semestre o anno di studio all’estero (High School Program), gli Stati Uniti (44%) rappresentano la prima opzione cui seguono Canada (26%), Irlanda (8%) e Inghilterra (7%).

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