Visti, le 10 domande più assurde mai sentite

"Ho commesso un grave crimine, ma non mi hanno scoperto. Una volta che mi sarò trasferito sarò al sicuro?".

Se dovete richiedere un visto, meglio far attenzione alle domande che ponete. Potrebbe capitare che quelle più assurde, avanzate per puro piacere provocatorio o per ingenuità, possano crearvi non pochi guai, almeno sul web.

Lo racconta GlobalVisa.com, sito che si occupa di gestire le richieste online, che ha deciso di pubblicare i 10 quesiti più improponibili, riportati da mondoaeroporto.it.

C'è così chi chiede se "la Regina – probabilmente di Inghilterra - sia amica di tutti", o chi preferisce assicurarsi sull’effettiva utilità del documento "per andare in Portogallo – chiede un viaggiatore con preoccupazione -, il visto serve solo se arrivo in aereo o anche se vado in barca?"; ma c’è anche chi spera di poter dare una svolta alla propria vita sentimentale varcando i confini del proprio Paese e chiede: "è più facile trovare moglie in Inghilterra? Qui faccio fatica"; o chi probabilmente è stato vittima di qualche errore di traduzione: "Negli Usa è possibile sposare un'automobile?".

Insomma, meglio fare attenzione e pensar bene prima di scrivere, se non si vuole approdare sul web ancor prima di lasciare i propri confini.

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