Il commento del direttore
Remo Vangelista
A dichiararlo sono i risultati del report di The Data Appeal Company: l’idea che l’incremento eccessivo del turismo comprometta la qualità di vita dei residenti non è sempre vera. Lo prova, nel caso di Milano, il primo white paper realizzato da The Data Appeal Company, società del Gruppo Almawave specializzata in analytics e da Doxa. Lo studio è frutto di una collaborazione, avviata a giugno 2024, nata con l’obiettivo di analizzare e comprendere, attraverso dati oggettivi e percezioni dei residenti, l’impatto dell’overtourism nei contesti urbani.
Esaminando, ad esempio, il centro storico della città, ossia il Municipio 1, pur avendo il livello più alto di presenza turistica, la qualità della vita percepita è ottima, favorita da una dotazione di servizi di alto livello e un profilo socioeconomico elevato. Qui il reddito medio supera gli 80mila euro annui e si configura come il più alto in assoluto tra i municipi milanesi.
Il caso più emblematico è tuttavia rappresentato dal Municipio 6 (Barona, Lorenteggio, Navigli), dove l’indice di pressione turistica è classificato come medio-alto e la qualità della vita percepita risulta tra le più elevate di tutta la città. Qui la presenza di spazi verdi, l’offerta culturale, la pedonalità diffusa e una riqualificazione urbana continua contribuiscono a creare un equilibrio virtuoso tra attrattività e benessere quotidiano dei residenti.
Cosa ne pensano i milanesi
“La correlazione tra turismo e qualità della vita - fa notare Mirko Lalli, ceo e fondatore di The Data Appeal Company, Gruppo Almawave - non è automatica e può variare da quartiere a quartiere: per comprenderla servono dati, tecnologie efficaci, contesto e ascolto del territorio”.
“Il modello che abbiamo adottato - aggiunge - integra analisi oggettive e percezioni dei residenti e si propone come uno strumento operativo per amministrazioni e policy maker. È un approccio replicabile, pensato per adattarsi a città diverse, oggi e nei prossimi anni, in un contesto in cui la gestione dei flussi turistici sarà sempre più centrale per l’equilibrio urbano”.
Dall’indagine emerge inoltre che il 75% dei milanesi valuta positivamente i servizi essenziali, il 74% l’offerta culturale e il 63% ritiene che il turismo renda la città più viva e dinamica. Non mancano, tuttavia, le criticità: il 77% dei residenti considera il turismo una delle cause dell’aumento dei prezzi e il 59% percepisce un peggioramento della qualità della vita negli ultimi tre anni, principalmente a causa del caro vita e della percezione di insicurezza. Solo il 32% ritiene che il turismo stia minando l’identità culturale della città.