Pellegrino,
Bluvacanze: ‘L’anno
dell’anticipo’

“Il trend positivo rimane ampiamente confermato, figlio anche di un forte advance booking, che ci portiamo come eredità positiva del 2025 e che si è manifestato prevalentemente sulle partenze invernali”. Questa la fotografia che il ceo del Gruppo Bluvacanze, Domenico Pellegrino, scatta di questo anno per molti aspetti diverso dai precedenti.

La crescita delle prenotazioni anticipate è la vera sorpresa degli ultimi 12 mesi, ma è il risultato di una nuova sensibilità dei consumatori. “Perché il turismo è più esigente, più complesso, più articolato - continua Pellegrino a margine del pranzo di Natale che il Gruppo ha organizzato allo Starhotels Ritz di Milano per la stampa -. E chiaramente chi ha la disponibilità di tempo e di denaro per fare vacanze in questo periodo ha capito che anticipare le vacanze è un modo non solo per risparmiare, ma per viaggiare meglio, per ottenere di più”.

Un fattore psicologico e sociologico

Ma c’è un motivo ancora più profondo, secondo il manager, che muove l’ascesa di questa nuova domanda. “Credo che ci sia anche una componente psicologica che aiuti, o meglio sociologica. Ce lo dicono i tecnici della sociologia del turismo - spiega -: il momento in cui si inizia a viaggiare è esattamente il momento in cui si prenota e si conferma la propria pratica, perché quell’atto fa partire fisicamente il viaggio nella mente di chi lo aspetta, che inizia così ad accumulare informazioni, interessi, a condividere, quindi prolunga così la vacanza. Questa è ovviamente una scoperta piacevole, perché sempre di più il lavoro di chi fa il turismo organizzato non è predisporre servizi, ma fare in modo che questi servizi si trasformino in esperienze autentiche e qualificanti”.

Questo modo diverso di concepire l’intera esperienza del viaggio farà di questa corsa all’advance booking non un fuoco di paglia, ma un fenomeno destinato a rimanere e a confermarsi nelle stagioni a venire, aiutato anche dalle rapide evoluzioni dell’ambiente digitale. “Più aumenta la tecnologia e più questa è la parte di valore aggiunto che le persone poi effettivamente acquistano”, afferma il ceo di Bluvacanze.

Il ruolo dell’AI

Per questo non deve spaventare l’intelligenza artificiale. “Bisogna usarla per quello che può fare e che saprà sempre di più fare - dice Pellegrino -. Prevalentemente tutti pensano a una tecnologia sostitutiva, in realtà è un amplificatore, un potenziatore delle capacità delle persone. E non è una tecnologia che dobbiamo pensare solo nel front-end e quindi nella relazione con il cliente, ma anzi è estremamente più efficace nel back-end, ottimizzando tutta una serie di attività che non danno valore aggiunto al prodotto e al cliente, ma assorbono grande quantità di risorse da parte delle aziende. L’AI può liberare energie utili e umane per restituire ai clienti un servizio di qualità”.

La professionalità continuerà comunque a fare la differenza. “La tecnologia - conclude Pellegrino - diventa semplicemente l’infrastruttura all’interno della quale si esalta il valore umano”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana