Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continua la corsa degli aeroporti europei come traffico passeggeri, con i piccoli scali che vanno meglio dei grandi. A certificarlo è l’ultimo report di Aci Europe, che parla di una crescita media costante del +4,5% nel primo semestre del 2025.
Stando ai dati, rispetto ai primi sei mesi del 2024, gli aeroporti che accolgono più di 40 milioni di passeggeri sono cresciuti del 2,4%; gli scali tra i 25 e 40 milioni sono aumentati del 3,4%; quelli che accolgono tra 10 e 25 milioni di passeggeri crescono del 2,4%, mentre i medium, ovvero quelli tra 1 e 10 milioni sono cresciuti del 4,2%.
Avanzano i piccoli
Sono comunque gli small, cioè gli scali con meno di 1 milione di passeggeri, quelli che hanno segnato la crescita maggiore con un +5,2%. Le difficoltà geo politiche hanno però portato ad una crescita diversa degli scali europei a seconda dell’area geografica, con il Sud Est Europa che è andato meglio del Nord Ovest. Di conseguenza le migliori performance sono state registrate dagli aeroporti in Slovacchia (+19,2%), Polonia (+14,9%), Ungheria (+14,2%), Malta (+11,7%) e Cipro (+10,8%), mentre gli scali in Estonia, Islanda e Lussemburgo hanno registrato i risultati più deboli, con la Svezia che ha segnato un valore negativo dello 0,9%.
Cresce l’Italia
Tra i principali mercati, gli aeroporti in Italia hanno registrato il maggiore incremento del traffico passeggeri, insieme a quelli in Spagna, segnando rispettivamente un +5,7% e +4,5%. Al contrario, gli aeroporti in Francia, Regno Unito e Germania hanno offerto performance inferiori alla media europea.
Commentando i dati, Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe ha spiegato che “l’andamento positivo del traffico passeggeri dall’inizio dell’anno riflette la continua e forte resilienza della domanda in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e rinnovate incertezze macroeconomiche. Tutto ciò comporta dinamiche di mercato molto più volatili e imprevedibili, in cui la crescita non è più scontata”.