Il commento del direttore
Remo Vangelista
Gli aeroporti italiani non potranno utilizzare il riconoscimento facciale per l’imbarco dei passeggeri. Lo stop è arrivato dal Garante della Privacy, che ha varato una misura provvisoria riguardante gli aeroporti di Linate e Fiumicino.
Il servizio di ‘faceboarding’, che consente di effettuare tutti i controlli senza esibire documenti di identità ma semplicemente mostrando il volto a uno scanner, era stato introdotto ufficialmente a Linate dopo un periodo sperimentale tra il 2019 e il 2020; nel 2024 era stato adottato anche nell’aeroporto della Capitale.
L’utilizzo di questo sistema non era obbligatorio, ma avveniva su base volontaria: chi voleva sveltire le operazioni poteva registrare i propri dati biometrici, che sarebbero stati validi per un anno.
I dubbi dell’autorità
Nel frattempo, tuttavia, il Comitato europeo per la protezione dei dati aveva iniziato ad analizzare a fondo i meccanismi, come riporta corriere.it, evidenziando alcuni dettagli che richiedevano chiarimenti.
Poi, lo stop del Garante in Italia. Il problema principale, secondo le prime informazioni disponibili, sarebbe la mancanza del controllo attivo da parte degli utenti sui dati biometrici, che rimangono nell’esclusiva disponibilità del gestore aeroportuale.
Così l’autorità ha deciso di imporre la limitazione provvisoria a questo sistema negli scali di Linate e Fiumicino per il tempo necessario al completamento dell’istruttoria.
La replica di Sea
Tramite una nota, la società di gestione degli scali milanesi Sea ha voluto esprimere l’auspicio che “la situazione si risolva quanto prima e di ripristinare il servizio ‘FaceBoarding’ a beneficio di tutti i passeggeri”.
La nota della società aggiunge: “Sea, ritenendo di essere compliant con le norme di riferimento, sta collaborando attivamente con l’Autorità per chiarire tutti gli aspetti relativi al trattamento dei dati e per ottemperare alle richieste pervenute. L’obiettivo primario di Sea rimane quello di garantire la sicurezza e la privacy dei passeggeri, in linea con le normative vigenti”.