Europa, Usa e CinaIl ritorno di Fiumicino

“L’aeroporto di Fiumicino sta vivendo una fase di grossa intensità delle operazioni. Abbiamo aeromobili mediamente più grandi, che viaggiano molto più pieni e tutto lascia pensare che arriveremo molto vicini ai picchi storici di traffico giornaliero del pre-pandemia”.

Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma, parla così della summer di Fiumicino, destinato a recuperare il gap con il 2019 nonostante l’impegno di Ita Airways "decisamente inferiore" rispetto a quello della vecchia Alitalia.

“Ita è in ripresa e ha un percorso di crescita davanti, ma - spiega Bassato a TTG Italia - ha un perimetro operativo che, per il momento, è più piccolo rispetto a quello di Alitalia. Complessivamente vediamo, però, tutte le altre compagnie crescere moltissimo, sia sul medio e corto raggio, che sull’intercontinentale. C’è un mercato nord-americano molto forte, che conta 34 partenze giornaliere e altrettanti arrivi e quasi il 20% di offerta in più rispetto al 2019. Cresce il traffico verso il Sud America e anche la domanda sul mercato europeo è estremamente forte con compagnie come Wizz Air, Ryanair e Vueling che stanno operando su livelli mai visti prima".

Il ritorno della Cina
Dopo tre lunghi anni di isolamento, recuperano velocemente anche i flussi del Paese dal Dragone: "Mentre su Corea e Giappone l’offerta si è sostanzialmente già ricostituita, è con le aperture decise dal Governo cinese quest'anno che le cinque major della Greater China sono tornate a servire Roma. In questo momento abbiamo oltre 30 frequenze settimanali per la Cina e un’offerta complessiva vicina all’80% dei voli pre-Covid. Sta progressivamente migliorando - aggiunge il manager di Adr - anche il load factor, anche se con performance ancora qualche punto al di sotto rispetto a quello che osserviamo per gli altri mercati di lungo raggio, dove siamo costantemente sopra il 90%”.

Infine, il tema delle tariffe aeree, oggi notevolmente più alte rispetto a quattro anni fa: “Abbiamo una domanda molto più forte dell’offerta attuale dei vettori, che - evidenzia Bassato - non hanno gli equipaggi e nemmeno le risorse per mettere in campo nuovi aeromobili. Inoltre, tante compagnie per quest’estate hanno già esaurito i posti ed è, quindi, comprensibile che, quando vai a fare un’interrogazione a un booking engine, vengano fuori certi prezzi”.

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