L’estate secondo Federalberghi: tengono le presenze, ma le entrate calano del 9,5%

Un incremento di italiani in vacanza dello 0,3% ma, per contro, una riduzione della spesa che porta a un giro d’affari complessivo con un secco -9,5% e un mese di agosto che fatica a riempirsi a causa della crisi a favore di luglio, dove i prezzi restano più contenuti.

È questo il quadro delle vacanze estive degli italiani che presenta Federalberghi. “Le previsioni mostrano un lieve incremento rispetto allo scorso anno. Questo dato ci induce a voler guardare al meglio, senza per questo sottovalutare nulla. Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani ad una riduzione della spesa” dice il presidente della federazione, Bernabò Bocca (nella foto).

“L’aspetto economico condiziona fortemente l’orientamento sulla preferenza della vacanza. Agosto in questo senso, è il mese che probabilmente paga più di ogni altro la crisi. Malgrado il quadro non sia particolarmente esaltante, conforta il fatto che la durata media delle vacanze si attesta sulle 10 notti, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno”.

Fra il maltempo di maggio e alcuni periodi di vacanza internazionali che sono scivolati avanti nel tempo, la partenza della stagione estiva non è andata benissimo, ammette Bocca. Che però cerca di rimanere positivo. “Non mi stupirei se anche il mese di settembre ci riservasse delle sorprese, a dispetto della previsione attuale”.

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