Canoni demaniali: polemica in Veneto per la disparità di trattamento rispetto al Sud

"Permettere agli stabilimenti balneari di evitare l'aumento dei canoni demaniali fino al 30 ottobre è un provvedimento che aiuta, ma insufficiente a rilanciare la competitività del settore2. Ad affermarlo è stato Luca Zaia, vicepresidente Regione Veneto, che ha così commentato: "Lo Stato non può utilizzare due metri e due misure con i propri cittadini applicando norme degne dell'impero austroungarico agli operatori del Nord e del Regno Borbonico a quelli del Sud. Il Veneto conta 613 concessionari che garantiscono un gettito di 5.574.416 euro all'erario dello Stato. Provate a reperire informazioni altrettanto chiare per il Sud Italia, vi sfido a tirarne fuori qualcosa di utile. Infatti, nel corso dei numerosissimi incontri sulla problematica del demanio con lo Stato è emerso che il dato nazionale non è noto e neppure quantificabile". Zaia ne deduce che "a fronte di una previsione di entrata a livello nazionale gli unici a spartirsi le tasse da pagare sono gli operatori onesti e censiti"

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