Quando l'Antonella era presidente di G40

In occasione del primo posto di Antonella Ferrari nel contest 'Il personaggio dell'anno 2018' di TTG Italia, riproponiamo alcuni passaggi del capitolo dedicato alla manager tratto dal libro di Remo Vangelista 'Gente di Viaggi', pubblicato nel 2013

Sorride, si nasconde. Ma sa benissimo che la platea non sbaglia quasi mai. Quando sale sul palco per la convention del gruppo, la gente applaude, senza falsità. Antonella Ferrari si è guadagnata rispetto e fiducia degli agenti di viaggi ascoltandoli e spronandoli. Anche quest’estate non ha rinunciato al suo tour attraverso l’Italia per capire e risolvere problemi. Forse solo per ascoltare. Merce rara.

L’Antonella, come la chiamano i suoi agenti del network G40, che oggi è diventato Mondo di Vacanze, guida il consiglio di amministrazione ma continua esercitare il mestiere della dettagliante. Non potrebbe fare altro. Troppa la passione.

Lei, presidente del gruppo distributivo con a fianco Piergiorgio Reggio, amministratore delegato, uno di buon stile e bella presenza. Due caratteri diversi ma la stessa capacità di ispirare rispetto. “Direi caratteri molto diversi, ma abbiamo un gran bel rapporto. Ci frequentiamo anche fuori dai consigli di amministrazione. Vorrà pur dire qualcosa”.

Nata a Orzinuovi nel bresciano, ora imprenditrice attiva nell’area di Cremona con 2 agenzie e 4 dipendenti, si vanta di invecchiare bene perché ha capito che per farsi ascoltare serve essere autoritari, pronti al dialogo e a valutare le sfumature.
“Per gli associati sono un punto di riferimento perché faccio da tramite tra produzione e distribuzione. In questi mesi è stata necessaria la pazienza, perché in alcuni casi si rischia di farsi saltare i nervi”.

Venticinque anni nel settore e un mucchio di ricordi tra personaggi svaniti nel nulla e il ricordo di un leader di altri tempi. “Rammento Beppe Ronco, un torinese rivoluzionario per il settore con la sua Going. Partecipai a un educational a Formentera ma la meta era sconosciuta. Lui voleva lanciarla sul mercato italiano e fu una gran bella operazione" [...]

A volte pensa che cambiare il mondo della distribuzione sia un’impresa quasi impossibile, poi ritorna il sorriso e riprova a riportare calma e fiducia ai suoi 450 punti vendita del network. L’Antonella dice che in qualche situazione vorrebbe entrare nella testa di alcuni suoi associati per capire e allora prima “mi rimetto in discussione. Torno a essere serena, schietta e positiva. Qualche volta funziona, ma in altri casi prendo tempo”.

Con l'ingresso di Franco Gattinoni nell’azionariato ora Mondo di Vacanze è controllato per il 71 per cento da un gruppo di agenti di viaggi e il restante 29 è finito nelle mani dell’imprenditore lombardo. Molti dei soci sono insieme da oltre 10 anni e con il tempo hanno preso atto che con la Ferrari è meglio sparare tutto sul tavolo. Tanto lei con un sorriso ti convince a raccontare perché “non bisogna lasciare nulla in fondo alla gola”.

La presidente rimanda al mittente chi in qualche maniera ha criticato l’apertura dell’azionariato a Gattinoni e spiega perché le due anime siano in grado di convivere: “Siamo molto più simili di quanto si possa pensare. Il network si è rafforzato sotto molti punti di vista e presto si vedranno anche i segnali di questo percorso che abbiamo individuato insieme”. Non dirà mai che per convincere gli altri soci a fare entrare Gattinoni nel salotto di G40 ha dovuto usare fino all’ultima goccia della sua pazienza. Non è nel suo stile raccontare gli spifferi delle riunioni tra adv, ma il passaggio è stato lungo e faticoso.

Ora il suo mercato agenziale è atteso da una fase di completa trasformazione. Forse anche Mondo di Vacanze perderà per strada alcuni punti vendita che non riusciranno più a sostenere la crisi del comparto. Per Ferrari tra qualche anno anche in Italia si arriverà a contare non più di 7mila agenzie di viaggi, perché “altrimenti non andremo più da nessuna parte. Anzi, non possiamo fare altro. E anche i miei compagni di avventura lo sanno perfettamente”.

Racconta che anche qualche suo associato è stato costretto ad abbassare la serranda. Qualcuno perché “non era molto pratico con i conti”, altri perché “non correvano più”. Oggi i clienti bisogna andarli a prendere per i capelli e sperare di trattenerli. Una bella sfida che a volte lascia tanti feriti. [...]

Uno spirito da battaglia vicino al suo sport preferito, il rugby. “Non sono una sportiva ma il rugby mi piace. Seguo anche il Sei nazioni. Soprattutto sono una fan del terzo tempo…”.

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