Imprese e professionisti dimenticati dai ristori chiedono risposte al Governo

Tra di loro ci sono società di consulenza, agenzie di pr, società di rappresentanze alberghiere, intermediari alla vendita e fornitori di servizi. Sono oltre 150 le imprese che si sono riunite in un panel il cui obiettivo è di denunciare una situazione che oggi le vede, di fatto, ai margini del sistema, escludendole da qualsiasi tipo di ristoro governativo.

“I codici Ateco con i quali operiamo - spiega Enzo Carella, portavoce del panel e lui stesso imprenditore nel mondo del turismo - risultano "generici" e questo non ha favorito l’interlocuzione a livello istituzionale: non esiste, infatti, la possibilità di registrare le rispettive attività in seno ad una nomenclatura esclusiva per il settore Turismo”.

Un difetto normativo
La conseguenza di tutto questo è una parte fondamentale del comparto si vede esclusa da qualsiasi tipo di riconoscimento e di sostegno “in virtù di un mero difetto normativo, che rischia di mandare in fumo gli investimenti sostenuti nel corso degli anni”.

L’obiettivo del panel promosso da Aigo, H.T.M.S. Interface Tourism Italy, Paffer, White & Partners e Brandsavetheworld, che riunisce imprese e professionisti di un comparto il cui valore supera i 15 miliardi di euro, è sensibilizzare le istituzioni per il riconoscimento di un’identità specifica dell’intera filiera, oltre che per sollecitare un sostegno immediato per tutte le professionalità che fino ad oggi sono rimaste escluse da ogni forma di riconoscimento.

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