Affitti brevi, arriva la banca dati. Celani, Aigab: “Così si mette fine al sommerso”

"Ringraziamo il ministro Garavaglia: finalmente è stato dato seguito, come abbiamo chiesto in ogni nostra interlocuzione con il Ministero del Turismo, ad una misura annunciata due anni fa e mai resa operativa". Così in una nota Marco Celani, presidente Aigab, l'Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (nella foto), commenta la firma, da parte del ministro, del decreto ministeriale che disciplina la banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati agli affitti brevi.

Dati omogenei a livello nazionale
L'introduzione della banca dati tutela la filiera del turismo e i consumatori rendendo omogenei i dati delle strutture ricettive su base nazionale, con parametri comuni come la tipologia degli alloggi, l'ubicazione, la capacità ricettiva, gli estremi dei titoli abilitativi richiesti ai fini dello svolgimento dell'attività ricettiva, il soggetto che esercita l'attività e il codice identificativo regionale.

“Ora – continua Celani - è importante che il ministro Garavaglia mantenga aperto il dialogo con gli operatori del settore, in modo da rendere semplice ed economico comunicare i dati senza eccessivi aggravi per gli utenti e anche perché c’è ancora molto da fare”.
Avendo tutti i dati a disposizione, infatti, le autorità “a patto di predisporre gli adeguati controlli, saranno in grado di porre fine al sommerso e alla concorrenza sleale di chi non paga le tasse”.

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