Viaggi d’affari a rischio. Nel nostro Paese travel manager sotto pressione

Senza garanzie di flessibilità, tutela della salute e sicurezza, un quarto dei viaggiatori d'affari è pronto a cercarsi un nuovo lavoro. Il trend fotografato da Sap Concur, società di supporto nella gestione delle spese aziendali, non scaccia lo spettro post-pandemico delle Grandi Dimissioni nonostante la progressiva ripresa dei viaggi d'affari da marzo 2021.

"La survey di quest'anno - ha commentato Charlie Sultan, presidente di Concur Travel - rivela che un certo grado di infelicità e ansia persiste tra i viaggiatori d'affari e i travel manager di tutto il mondo". L'indagine ha infatti coinvolto 3mila 850 business traveler in 25 Paesi e 700 travel manager in sette mercati chiave.

In Italia tre viaggiatori d'affari su cinque evidenziano che il numero di viaggi pianificati è inferiore alle proprie aspettative, benché il 73% abbia anche confermato il ritorno dell'azienda sui livelli pre-pandemici; il 44% ammette però di limitare gli spostamenti a causa della guerra in Ucraina, motivo più condizionante rispetto ai rischi Covid (solo il 42% rifiuterebbe oggi un viaggio a causa del virus). Ben l'87%, infine, non è disposto ad accettare un numero maggiore di viaggi senza benefit aggiuntivi, aspettandosi ulteriori pressioni per i prossimi 12 mesi.

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