Funaro, CHG: “La mia guerra contro il dumping tariffario”

“Tra le tante cose belle che il Covid ci ha sottratto spero che ne porti via anche una brutta: la guerra dei prezzi, deleteria per la nostra categoria”. Rudy Funaro, managing director del  Condotti Hotels Group di Roma, ha un sogno nel cassetto: vincere la battaglia decisiva per la categoria, quella delle tariffe.

La lotta contro l'algoritmo
“L’unica strategia per sopravvivere - spiega - non è continuare a giocare al ribasso con i prezzi, ma cambiare l’algoritmo che dà maggiore visibilità proprio a coloro che abbattono le tariffe, invece di premiare la qualità e la personalizzazione dei servizi”.

Ed è proprio questa la sua richiesta alla Federalberghi: vietare alle Ota il ranking per prezzo, soprattutto in un momento come questo, in cui la caccia al turista sta raggiungendo il suo apice.

La strada più scomoda
Lui per le sue quattro strutture ricettive - tre nel centro storico della Capitale e una a 50 metri da Piazza S.Pietro - ha già scelto la sua strada: quella di ritoccare sì i prezzi, ma al rialzo.

“Non ci sto a partecipare a questa battaglia stupida con i miei colleghi a chi abbassa di più i prezzi - sostiene -. Proprio adesso penso invece che sia indispensabile ripristinare una condizione di normale e giusta concorrenza tra i competitor”.

L'investimento
Gli hotel del gruppo non hanno mai chiuso, nemmeno nel momento più buio della pandemia, “e anzi - aggiunge Funaro - abbiamo approfittato di questo periodo di sospensione del business per portare aventi il lavoro di restyling sulll’Hotel Condotti e il Condotti Palace, rifacendo gli ambienti comuni e le camere. Inoltre tutte le nostre strutture sono state sottoposte a una rigorosa sanificazione. Un procedimento costoso, che però dà ai clienti la sicurezza di un ambiente covid-free”.
Una sicurezza per la quale è giusto pagare un prezzo equo.

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