Taormina, la ripartenza: "Ma mancano americani e asiatici"

L’inizio è stato in salita, ma ora in Sicilia i numeri migliorano di settimana in settimana per Taormina e Giardini Naxos, complice l’inizio delle ferie per gli italiani e la ripresa di collegamenti aerei internazionali da varie parti d’Europa.
“Certamente - ammette la direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano - soffriremo l’assenza dei visitatori statunitensi e dell’Estremo Oriente, che fino al mese di febbraio scorso costituivano una presenza costante e consistente, in termini numerici, nei nostri siti archeologici. Ci conforta e ci sostiene l’entusiasmo di tutti i visitatori, stupefatti dalla bellezza dei monumenti e dall’accoglienza”.

I visitatori di giugno sono stati quasi 14mila e ieri, in occasione della consueta prima domenica del mese con ingresso gratuito promossa dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali della Regione Siciliana, i visitatori dei tre siti sono stati 2.138. Da oggi riapre al Teatro Antico - dove dal mese di luglio l’orario di visite si è uniformato agli altri, ossia dalle 9 alle 19 - la sede dell’Antiquarium, con la sua collezione di reperti dell’antica Tauromenion, e il bookshop annesso, gestito da Civita. L’ingresso è contingentato, per via degli spazi chiusi. Proseguono, infine, i periodici interventi di sanificazione anti-Covid avviati già da marzo nei luoghi di lavoro e nell’aree espositive di tutti siti del Parco Naxos Taormina.

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