Green pass, il sì di Confturismo Veneto: "Ma dev'essere efficace e definitivo"

L’obbligatorietà del Green pass si sta facendo strada in tutta Europa e anche l’Italia si appresta a deliberare in tal senso, con l’obiettivo di accelerare il processo di immunizzazione e affrontare l’autunno in maggior sicurezza.

Ne prende atto Confturismo Veneto che tuttavia, per bocca del suo presidente Marco Michielli (nella foto) sentite le federazioni aderenti (Federalberghi, Faita-Federcamping, Fipe, Unionmare-Sib e Fiavet) chiede subito al Governo alcune mosse per rendere “efficace e definitiva - dice - la misura del green pass senza adottare ulteriori provvedimenti restrittivi”.

Snellire le procedure
Innanzitutto le procedure per l’ottenimento del Green pass vengano immediatamente rese snelle, accelerate al massimo e monitorate. Inoltre, aggiunge Michielli, il Governo deve subito prendere un posizione chiara da comunicare a livello internazionale, dichiarando esplicitamente alla stampa nazionale ed estera “che perlomeno sino alla fine di settembre questa sarà la modalità definitivamente scelta dal Paese per il contrasto al Covid-19 e sino a tale data non verranno prese in considerazione ulteriori misure restrittive sugli spostamenti nel territorio nazionale dei cittadini e degli ospiti stranieri”.

Spetterà poi all’Esecutivo monitorare la situazione delle attività economiche sulle quali andrà ad incidere la misura, “prevedendo ulteriori misure risarcitorie”.

Il tutto, ricorda Michielli, alla luce di quanto avvenuto l’anno scorso, “con le molteplici misure velleitariamente prese dal Governo e poi disattese ingenerando grande confusione nella popolazione e nel mercato turistico di nostro riferimento”.

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