Quando O’Leary si fa serio

Un Michael O’Leary istituzionale, serio, nel cuore operativo della sua Ryanair. Il ceo della low cost irlandese abbandona per una volta i suoi usuali toni provocatori e baldanzosi, per comparire sui social in veste di ‘proper manager’, forse nell’intento di voler trasmettere ai suoi clienti un’immagine di serietà e affidabilità, dopo la cancellazione di altre centinaia di voli a causa degli scioperi in corso in Francia.

In un video di poco più di due minuti O’Leary torna a chiedere l’intervento dell’Ue affinché sia tutelato il diritto di sorvolo nel Paese durante le agitazioni e, di conseguenza, la regolarità delle connessioni internazionali all’interno del Vecchio Continente.

Le richieste
“Ryanair e oltre 1,1 milioni di passeggeri stufi chiedono a Ursula Von der Leyen di intraprendere azioni urgenti per proteggere la libertà di movimento dei cittadini europei durante gli scioperi”, afferma nella clip il numero uno della low fare, ribadendo che la maggior parte dei collegamenti annullati “sono sorvoli e non vanno in Francia”.

“Spagna, Italia, Grecia garantiscono già il sorvolo - continua il ceo -. Chiediamo alla Commissione Ue di passare all’azione. Rispettiamo il diritto dei controllori di volo francesi a scioperare, ma se scioperano, si cancellino i voli nazionali, non quelli internazionali. L’Ue è un mercato unico, perciò tuteli i suoi cieli e ponga fine allo scandalo di famiglie che vedono le loro vacanze distrutte perché i voli vengono inutilmente cancellati”, dice O’Leary, quasi stesse chiudendo un’arringa, con sguardo fisso sulla telecamera e volto teso, perché quando è in gioco la credibilità della sua azienda, non c’è spazio neanche per il suo consueto e arguto humor irlandese.

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