Alpitour e i 70 anni"Abbiamo cambiato il mondo dei viaggi"

Dal 1947 anno della nascita di Alpi Ufficio viaggi e turismo di Cuneo passando per il 1989 con il celebre tormentone 'Turista fai da te? No Alpitour' fino ad arrivare alla rivoluzione social delle vacanze introdotta dagli smarphone e dai tablet  È una storia lunga settant'anni quella di Alpitour celebrata con la mostra fotografica 'L'Italia in Vacanza' realizzata in collaborazione con l'Ansa.

Un percorso lungo sette decenni, dal dopoguerra a oggi, festeggiato oggi al Voi Donna Camilla Savelli Hotel di Roma con un talk show che ha visto il presidente e amministratore delegato di Alpitour, Gabriele Burgio (nella foto), fare un bilancio dell'attività dell'operatore piemontese. "Settant'anni - ha sottolineato - sono tanti, specialmente nel mondo del turismo, dove abbiamo vissuto tutta l'ondata della tecnologia, l'arrivo delle low cost e dei nuovi sistemi di prenotazione con i metasearch per la ricerca delle stanze d'albergo".

Rivoluzionati gli schemi
Rivoluzioni che, secondo il manager, hanno portato a rivedere schemi all'apparenza immutabili. "Si è aperta enormemente la fase di preparazione al viaggio, per cui oggi un cliente prima di andare in agenzia studia per tre mesi dove vuole andare". Poi la rottura della formula dei sette giorni. "Per tanti anni ci si è mossi dentro lo schema della settimana, con le partenze ogni venerdì e limiti molto forti per stare dentro al sistema". Oggi, invece, secondo Burgio, "la sfida è riuscire a creare qualcosa di molto personalizzato".

E questo perché, secondo il patron di Alpitour, "ben presto il cliente potrà conformarsi le sue vacanze con le sue date e potrà scegliere quello che vuole. Si andrà sempre di più - ha aggiunto - verso la personalizzazione al quadrato".

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