Dichiarazione aiuti Covid, la scadenza slitta a fine gennaio

Slitta al 31 gennaio 2023 la scadenza per l’invio della dichiarazione Aiuti Covid. A spostere il termine un provvedimento firmato nelle scorse ore dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Le aziende che hanno ottenuto ristori durante la pandemia hanno, quindi, altri due mesi di tempo per comunicare dettagliatamente tutti i sostegni di cui hanno beneficiato dal marzo 2020.

Nella compilazione del documento dovranno inoltre classificare correttamente gli aiuti di Stato ricevuti. “Ci sono due tipologie di aiuti che lo Stato italiano poteva erogare - ha spiegato  la consulente fiscale di Fiavet Lazio, Caterina Claudi -: quelli della sezione 3.1 e quelli della sezione 3.12 del cosiddetto quadro temporaneo. I primi - ha precisato la consulente fiscale - sono degli aiuti a volume, che non richiedono particolari restrizioni o condizioni come ad esempio la perdita di fatturato del mese di aprile 2020. I secondi prevedono un aiuto molto più cospicuo, che però richiede una serie di vincoli precisi, come ad esempio il contributo perequativo”. Una distinzione, questa, utile anche al fine di non superare il tetto massimo dei sostegni legittimamente fruiti.

Obiettivo della dichiarazione è infatti quello di verificare se gli aiuti hanno ecceduto o meno i limiti previsti dal 'temporary framework', ovvero le disposizioni speciali dell'Ue in tema di aiuti di Stato in relazione all'emergenza Covid.

La versione semplificata
Più di recente l’AdE ha rilasciato anche una versione semplificata del modello di dichiarazione sostitutiva che le imprese sono tenute a inviare. In questa versione  è stata inserita la casella ‘ES’, in cui si dichiara di non essere tenuti a presentare il dettaglio in quanto non si eccedono i limiti del temporary framework. Nel caso in cui si barri la casella, gli aiuti vanno poi indicati all’interno del Modello Unico, secondo l’obbligo che è stato istituito dalla legge di bilancio 2013. Tuttavia, mentre negli anni scorsi si dovevano solo indicare nella dichiarazione dei redditi, quest'anno si è aggiunta questa nuova dichiarazione. Nel caso invece in cui il dettaglio degli aiuti ecceda i limiti del temporary framework e dunque siano indicati nella dichiarazione sostitutiva, non sarà più necessario riportarli nel modello Unico.

Per coloro che non inoltreranno la dichiarazione aiuti Covid sono previste le sanzioni penali stabilite per le autodichiarazioni sostitutive di atto notorio infedeli o mancanti.

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