Emirates, il mistero degli aerei a terra e l’ipotesi sui piloti

Che il trasporto aereo, cresciuto a dismisura negli ultimi anni, fatichi a trovare piloti non è una novità: la vicenda di Ryanair aveva portato all’attenzione di tutti, anche i non addetti ai lavori, una delle questioni centrali per il settore. Il numero limitato di scuole di volo e i tempi necessari per formare il personale, infatti, si vanno a scontrare contro il rapido aumento dei passeggeri. E così il comparto ha sempre più ‘fame’ di piloti.

Un nodo che sembra non risparmiare nessuno. Forse nemmeno un colosso come Emirates. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, diversi B777 e A380 della compagnia sarebbero parcheggiati all’aeroporto di Dubai. Il quotidiano finanziario afferma che sarebbero una dozzina gli aerei lasciati a terra, proprio a causa della mancanza di piloti: per la precisione, al pieno organico mancherebbero tra le 100 e le 150 unità.

La compagnia, afferma ancora la testata, avrebbe smentito. Anche perché i conti del vettore mostrano uno smagliante +67% per gli utili, viene ancora evidenziato.

Le cifre della compagnia
Pochi giorni fa, infatti, il vettore ha annunciato i dati di chiusura del bilancio 2017-18. Con cifre decisamente confortanti: a livello di gruppo, l’esercizio si è chiuso con entrate per la prima volta superiori a 100 miliardi di Dirham. Il dato si attesta infatti a 102,4 miliardi, pari a 27,2 miliardi di dollari americani.

Performance decisamente interessante, come accennato prima, anche per quanto riguarda gli utili, che salgono a 4,1 miliardi di Dirham, pari a 1,1 miliardi di dollari, sempre a livello di gruppo.

Nei 12 mesi presi in esame, gli investimenti complessivi del gruppo hanno raggiunto quota 9 miliardi di Dirham, pari a 2,5 miliardi di dollari Usa.

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