Voli: per l'Italia la Iata prevede un calo di 67 milioni di passeggeri

Arriva un nuovo aggiornamento dalla Iata sull’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore e in questo caso il focus è sul Vecchio Continente, l’area maggiormente colpita dallo stop ai voli insieme agli Stati Uniti in questo momento.

E arriva anche la prima stima su quale sarà il conto da pagare anche in Italia: secondo l’associazione che riunisce le compagnie aeree mondiali il numero dei passeggeri quest’anno diminuirà di circa 68 milioni, una dato che si tradurrà con minori entrate per poco meno di 9 miliardi di euro, mettendo a rischio oltre 250mila posti di lavoro.  

L’Italia tuttavia subirà meno di altri Paesi europei: il dato peggiore riguarda infatti il Regno Unito, dove il fatturato calerà di oltre venti miliardi, con una perdita di 113 milioni di passeggeri. A seguire la Germania, con oltre 13 miliardi, e la Spagna con 12. Davanti anche la Francia con 11 miliardi di euro. A livello generale la Iata stima che per l’Europa la contrazione sarà del 46 per cento rispetto allo scorso anno.

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