Il caso Sardegna:voli e traghetti al via ma solo in continuità territoriale

Il nuovo decreto sui trasporti approvato il 2 giugno dal ministro Paola De Micheli apre un caso Sardegna. Se, infatti, si dà il via libera alla riapertura di porti e aeroporti, per l’isola almeno fino al 12 giugno resta aperta una questione pesante: sono ammessi soltanto, infatti, i voli e i collegamenti marittimi operati in continuità territoriale.

In parole povere, dal 3 al 13 giugno potranno arrivare in Sardegna solo i voli Alitalia e potranno arrivare nei porti dell’isola solo i traghetti Tirrenia.

Questa restrizione, si legge nel decreto, è messa in relazione “alla particolare situazione dell'organizzazione sanitaria della stessa Regione”.

Una scelta che sta mettendo in fibrillazione il mondo dei trasporti. La prima reazione si ha da parte di Confitarma, che con una nota chiede senza mezzi termini che il decreto sia modificato.  

“In un momento così difficile per tutto il comparto marittimo che sta registrando evidenti cali di fatturato è evidente che l’impossibilità di effettuare servizi di collegamento marittimo per le numerose compagnie di navigazione presenti sulle rotte per la Sardegna escluse dal decreto, crea grave sconcerto e preoccupazione oltre ad evidenti disagi per i viaggiatori” scrive Confitarma.

“Siamo certi – afferma il presidente Mario Mattioli - che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti porrà con immediatezza rimedio a tale evidente errore di formulazione che comporta gravi danni per le compagnie di navigazione. Dopo la proroga di un anno della convenzione Tirrenia non ci aspettavamo di essere ulteriormente penalizzati proprio nel momento della riapertura dei collegamenti dei passeggeri, da tutti auspicata come l’inizio di una possibile ripresa”.

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