Air Dolomiti, il ‘sommergibile’ di casa Lufthansa

Si muove sottotraccia. Sembra quasi un sommergibile. Air Dolomiti è pronta a ripartire senza grandi proclami, ma con una serie di progetti ben definiti. Si tratta di una compagnia aerea italiana, malgrado sia inserita nella galassia Lufthansa e da alcuni venga considerata di sangue tedesco.

Recentemente, insieme a Blue Panorama e Neos, è stata inserita nel gruppo di vettori che usufruirà di un sostegno a fondo perduto del Governo. Luca Patanè, presidente di Blue Panorama-Luke, in una lunga intervista su TTG Italia ha evidenziato la collaborazione con il ceo di Air Dolomiti Joerg Eberhart.

"Oltre a me, l’attività, la pressione e la campagna di sensibilità è stata portata avanti da Lupo Rattazzi, presidente Neos, e Joerg Eberhart, ceo di Air Dolomiti. È stato un lavoro impegnativo che ci ha coinvolto 2 mesi e comunque fornirà ossigeno alle casse di tutti. Bisogna aspettare i decreti attuativi, ma è stata riconosciuta l’importanza delle aerolinee italiane. Ci siamo battuti per lungo tempo ma ora dovrebbero arrivare i fondi. Mi risultano 130 milioni a fondo perduto”.

Questo mentre Air Dolomiti annuncia di voler investire sulla base di Firenze con voli domestici e internazionali.

Ovviamente, per le tratte fuori confine, la prudenza di stampo tedesco ha fatto dire a Eberhart che sarà necessario attendere qualche mese per capire la forza di reazione del settore.

In futuro la compagnia potrebbe avviare una serie di collegamenti point to point e non solo attività di feederaggio per gli hub della capogruppo Lufthansa.

Eberhart in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha spiegato che dai sistemi di prenotazione si nota una ripresa della domanda a luglio e al momento sono attivi solo 3 dei 15 Embraer in flotta. La strada è ancora molto lunga.

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