L'anno nero degli aeroporti italiani: persi 140 milioni di passeggeri

“Si confermano le previsioni di un anno disastroso per gli scali italiani. Occorre accelerare l’erogazione delle risorse stanziate e prorogare la cassa integrazione, per favorire la ripartenza e tutelare i livelli occupazionali”

Commenta così i dati definitivi del 2020 il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona. Il sistema aeroportuale italiano è stato messo in ginocchio e nel corso dell’anno si sono persi oltre 140 milioni di passeggeri. E così quello che si annunciava come l’anno del record storico di 200 milioni di pax si è invece fermato a quota 53 milioni, ovvero il 72 per cento in meno.

In Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e ad essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni extra-UE, che segnano un -81,2%. Altrettanto netto il calo del traffico Ue, -77,5%, mentre più contenuto, ma comunque significativo, quello dei voli domestici, -61,3%. Per quanto riguarda infine i movimenti la contrazione è stata del 57,2%.

"Per la ripartenza è necessario accelerare l’erogazione delle risorse già stanziate a favore degli aeroporti e prevedere la proroga della cassa integrazione per tutelare i livelli occupazionali. Non vanno perse – conclude Palenzona – le opportunità offerte dal Recovery Fund, tenuto conto che gli aeroporti sono strategici per la ripresa dell’economia, del turismo e per la connettività del Paese”.

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