Aeroporti di Milano, la lotta delle cifre: l'outgoing tiene, ma l'incoming frena

Sono le coste del Mediterraneo e anche gli Stati Uniti le destinazioni più gettonate dal turisti milanesi, che continuano a partire nonostante la guerra in Ucraina. A dimostrarlo sono i dati, che indicano come le ricerche dei voli non risentano della guerra.

Incoming ai livelli del 2019
Se alla fine di febbraio, pochi giorni dopo l’invasione russa, i livelli erano attorno al -13% sullo stesso periodo del 2019 - prima della pandemia -, due settimane dopo segnavano -3%, di fatto recuperando i valori pre-Covid. Un po’ meglio le prenotazioni dei voli, cioè l’acquisto del biglietto, che - spiega corriere.it - a metà marzo erano al -2% sui volumi dello stesso periodo del 2019 e +55% sul 2021.

Le destinazioni preferite sono quelle ritenute le più sicure: Sud dell’Italia, la Spagna (isole comprese), il Portogallo, la Francia e la Grecia. Non è un caso se, per esempio, easyJet ha annunciato nuove rotte stagionali (operative tra la fine di marzo e gli ultimi giorni di ottobre) da Malpensa per Lampedusa e Skiathos (Grecia) e da Linate per Palma di Maiorca. Sulla Spagna, sul Portogallo e sulla Grecia - oltre che sul Meridione, la Sicilia e la Sardegna - puntano molto quest’anno anche Ryanair, Wizz Air e Ita Airways. Sul lungo raggio, invece, ricominciano le prenotazioni per gli Stati Uniti.
All’opposto, invece, ci sono segnali molto negativi per l’incoming: l’evoluzione delle prenotazioni, che a fine febbraio segnava solo un -1% sul 2019, è scesa bruscamente nelle settimane successive, arrivando a -24,5%. Una discesa dovuta in larga parte al blocco delle prenotazioni dei russi, ma che sta interessando anche i flussi da Stati Uniti e Canada verso l’Italia e la Grecia.

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