Il commento del direttore
Remo Vangelista
È scontro tra le compagnie di crociera e il porto di Skagway, in Alaska. Il Comune, negli ultimi tempi impegnato nella lotta al sovraffollamento turistico, ha infatti deciso di introdurre un nuovo balzello per il comparto.
Un nuovo provvedimento prevede infatti la tassazione dell’intero prezzo che le compagnie di crociera addebitano ai passeggeri per le escursioni a terra, incluse le commissioni. In precedenza, la destinazione - particolarmente battuto dai player del comparto - tassava solo il prezzo base dell’escursione.
Una mossa che ha portato la Clia, l’associazione internazionale che rappresenta il comparto, ad intentare una causa legale contro il Comune.
L’associazione ha definito la tassa “duplicativa” e perciò insostenibile per i player. “L’industria crocieristica è da tempo un partner e un contributore vitale per Skagway. Crea centinaia di posti di lavoro e sostiene innumerevoli piccole imprese”, ha dichiarato un portavoce della Clia a Travel Weekly. “Attraverso una stretta collaborazione, tasse e commissioni, abbiamo coltivato un rapporto reciprocamente vantaggioso che migliora sia la comunità che il settore. Tuttavia, ci opponiamo alle disposizioni dell’Ordinanza n. 24-12 che violano la Costituzione degli Stati Uniti e la legge dello Stato dell’Alaska imponendo nuove tasse duplicative sulle escursioni a terra vendute dalle compagnie di crociera”.