TripAdvisor e la sentenza Gli effetti sul turismo

È stata definita a più riprese una sentenza ‘storica’. E non si può certo negare che sia così. Per la prima volta in Italia un Tribunale ha sancito che scrivere recensioni false online può costare il carcere. La decisione è stata accolta con favore sia da TripAdvisor, che nel processo si era costituito parte civile, sia dalle associazioni degli albergatori.

Le conseguenze immediate non riguardano, infatti, solo il recensore condannato: il pronunciamento rappresenta un giro di boa per tutto il comparto e, in primo luogo, proprio per il portale di recensioni e per gli alberghi.

La battaglia di TripAdvisor
È da tempo, infatti, che la stessa TripAdvisor ha ingaggiato una battaglia contro chi scrive le recensioni non per riportare una propria esperienza, ma per far salire o scendere una determinata attività commerciale nel ranking (ovviamente per un interesse personale). Più di una volta il portale è stato trascinato sul banco degli imputati e TripAdvisor si è sempre difeso strenuamente, ricordando le risorse messe in campo per combattere il fenomeno.

Il primo soggetto a incassare un successo, dunque, è lo stesso portale che, grazie al fatto di essere diventato parte attiva del processo schierandosi dalla parte dell’accusa, ha potuto ricordare a tutti come le false recensioni danneggino prima di tutto le piattaforme stesse.

La soddisfazione degli alberghi
Anche Aica e Federalberghi hanno salutato con favore la sentenza. E anche per loro rappresenta una vittoria, dal momento che non era raro imbattersi in esercenti o albergatori sottoposti a ‘ricatti’ da parte di recensioni truffaldini che offrivano opinioni positive in serie dietro il pagamento di una determinata somma; alcune volte, avevano denunciato le strutture in passato, al rifiuto dell’esercente della proposta ‘commerciale’ era seguito addirittura una serie di recensioni fortemente negative, per convincerlo a mettere mano al portafoglio.

Non troppo diverso il caso di chi, rifiutando i ‘pacchetti di recensioni’, si trovava a dover combattere con i competitor della zona che si rivolgevano invece ai recensioni seriali.

Gli albergatori possono dormire sonni tranquilli? Sicuramente più di prima, anche se la strada da fare è ancora lunga.

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