Cosa vuole il turismodal nuovo Parlamento?

La sbornia elettorale sta passando e il risveglio è di quelli da ricordare. Piaccia o no, i conti si faranno d'ora in poi con una nuova forza politica che ha prima alimentato e poi intercettato, sotto forma di voto, l'esasperazione degli italiani.

A noi, che non ci occupiamo delle grandi cose, ma delle piccole cose del turismo e di chi nel e con il turismo ci campa, interessa molto questa nuova situazione.

Da sempre le forze politiche tradizionali di questo Paese ignorano il nostro settore, raramente se ne sono occupate e quando lo hanno fatto, salvo qualche rara e non recente eccezione, hanno arrecato più danni che altro.

Sotto la spinta innovativa e grazie al principio partecipativo che sembra emergere dal nuovo quadro politico, sarà possibile assistere ad un cambio di scenario?

Vorremmo chiederlo ai partiti, a tutti, a quelli vecchi e a quelli nuovi.

Sarebbe bello ricevere opinioni e pareri per una volta competenti, o quanto meno alimentati da principi condivisibili.

Allora perché non provare a ribaltare il paradigma? Perché non dare noi ai politici, e in particolare al Movimento 5 Stelle, nuove idee per il turismo? Nuove, cioè ricche di innovazione, di cambiamenti reali e non fittizi (vedi il servizio realizzato da TTG durante la campagna elettorale). Perché non guardare ai problemi vecchi da nuove angolazioni?

Cosa vorreste per il turismo dal parlamento che verrà? Scrivetelo a redazione@ttgitalia.com. Raccoglieremo tutto, ne discuteremo con voi attraverso la rete: siamo in tanti e siamo i veri esperti, siamo gli attori protagonisti di un sistema, per una volta arroghiamoci il diritto di sedere i politici in platea e spiegare loro che cosa devono fare. Perché non provarci?

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana