Santanchè e il nodo del personale: “Decontribuzione e contratti su misura”

Torna sul problema del personale il ministro del Turismo Daniela Santanchè (nella foto) che, nel corso di un’intervista a Radio24, evidenzia la necessità di incentivare i giovani a tornare nel settore.

“Quest’anno - dice - mancano ancora 50mila addetti, l’anno scorso erano 250mila. Si tratta di uno strascico del periodo Covid, durante il quale molte delle persone che lavoravano nel settore del turismo l’hanno lasciato, si sono convertite ad altri lavori e non li hanno più abbandonati”.

Si tratta ora di vedere quali siano gli strumenti più idonei “per lasciare più soldi in mano a chi lavora nel turismo. Ho già proposto al ministro del lavoro Calderone un’ipotesi di decontribuzione per i giorni festivi e i fine settimana e i lavori stanno procedendo in questo senso. Penso che nei prossimi 15 giorni avremo delle risposte”.

Secondo il ministro occorre anche predisporre contratti specifici per le professionalità del comparto: “Il contratto a chi viene impiegato in questo settore – sostiene - dovrebbe essere su misura perché si tratta veramente di un lavoro di sacrificio. C’è poi bisogno di dare anche uno status a questo lavoro. Il turismo è un settore dove c’è veramente la possibilità di occupare tantissime persone”.

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