Il futuro di Enit Dove eravamo rimasti

A inizio ottobre a Roma si dava per imminente la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’Enit. Poi come tutti sanno non è successo niente. O meglio, abbiamo assistito a manovre da Prima e Seconda Repubblica. Nulla di diverso rispetto al passato.

Anche il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio è stato coinvolto in certe trattative di palazzo e, malgrado la sua voglia di risolvere la questione, non è riuscito nell’intento.
Intanto, a forza di rimandare da inizio ottobre siamo arrivati a fine ottobre e la sola cosa che pare non cambiare è la candidatura secca di Giorgio Palmucci (nella foto) alla presidenza Enit.

Gli altri due membri del consiglio di amministrazione restano, invece, poco definiti. Le Regioni stanno cercando di svolgere il loro ruolo fondamentale nell’assetto e potrebbero avere trovato una discreta intesa su una cerchia ristretta di nomi.

Si tratta di personaggi con un passato in questo mercato, con ruoli di una certa rilevanza istituzionale. Per le associazioni di categoria la scelta appare più complessa, ma Centinaio vuole arrivare all’ultima puntata in breve tempo e annunciare i componenti del cda.

Remo Vangelista

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