Club Med in recupero Ansari: “Nel 2022 il mercato italiano è tornato al pre-Covid”

Cambiano le situazioni, ma gli elementi che hanno creato l’identità e fatto la fortuna del Club Med dei tempi d’oro rimangono. Rabeea Ansari (nella foto), managing director Southern Europe & emerging markets, lo sottolinea ancora prima di parlare di andamento e obiettivi: “Dagli Anni Cinquanta convivialità, sport e attività per tutti rimangono i capisaldi della nostra offerta. Nel post pandemia si tratta di due aspetti particolarmente importanti al momento di programmare la vacanza, ai quali Club Med unisce il riposizionamento dell’offerta sul segmento premium, con un occhio di riguardo alla qualità e all’assistenza”.

In più, la vacanza premium all-inclusive presenta, secondo Ansari, il vantaggio di consentire una previsione precisa del budget da stanziare, senza le sorprese dell’ultimo minuto.

Ritorno al pre-Covid
“Nel 2022, per la prima volta Club Med è tornato ai numeri del 2019, con un volume d’affari globale di circa un miliardo 700mila euro e un margine operativo lordo di 309 milioni di euro”. Un milione 300mila il numero dei passeggeri, in crescita del 64% rispetto all’anno precedente.

A trinare la ripresa Europa e Americhe che, nonostante le difficoltà registrate dall’Asia, hanno concorso a produrre un reddito operativo pari a 98 milioni di euro, tornando al valore pre-pandemico.

E anche se il raffronto con i numeri pre Covid risulta difficile perché è cambiato il perimetro e la tipologia di offerta, un dato è certo: la voglia di libertà, di vacanza e di spensieratezza è evidente e ha portato a una crescita del volume delle prenotazioni.

“A gennaio e febbraio il volume d’affari ha raggiunto il valore mensile più alto degli ultimi anni grazie al 77% di occupazione delle camere e il numero di clienti è aumentato del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Anche le partenze prenotate hanno visto una crescita rispetto allo stesso periodo del 2022, facendo segnare un aumento del 36% per il primo semestre e del 23% per il secondo semestre.

I piani
Gli obiettivi di sviluppo continuano a essere ambiziosi: “Nel triennio 2023-25 abbiamo in progetto l’apertura di 17 resort, alla quale si somma il restyling di ulteriori dieci strutture. Fra le aree interessate, il Sudafrica, il Benin, il Borneo”.

L’impegno di Club Med non esclude l’Italia: “Nel 2025 inaugureremo la struttura di San Sicario, in linea con il grande successo che sta registrando la vacanza in montagna, sia d’estate sia d’inverno”.

E proprio dal mercato italiano arriva una buona notizia: “Nel 2022 siamo tornati sul volume di vendite del 2019, registrando una crescita del 53% sul 2021. Al primo posto nelle preferenze le Maldive, seguite da Michès in Repubblica Dominicana”.

Proprio per presidiare il nostro mercato, Ansari rilancia la convention annuale con le agenzie, programmata in novembre a Marrakech.

Smentite infine le voci di una vendita del marchio da parte di Fosun: “Il Gruppo ha attività in diversi settori, fra i quali quello turistico. E in questo segmento non ci sono in programma cessioni di alcun asset”.

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