Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nel 2024 sono arrivati a quota 34,6 milioni, ma la prospettiva è che, quest’anno, salgano a 37,57 milioni. I passeggeri delle crociere sono un esercito dalle schiere sempre più folte e il settore continua a essere “uno dei più dinamici del turismo - osserva Francesco Galietti, direttore Clia Italia -. La nostra capacità di attrarre nuovi clienti, di soddisfare gruppi multigenerazionali e di offrire un’ampia gamma di esperienze sottolinea la vitalità del comparto”.
Numerosi i segnali positivi evidenziati dal report realizzato da Clia, che ad esempio sottolinea come il 31% dei passeggeri saliti a bordo di una nave da crociera negli ultimi due anni lo abbia fatto per la prima volta, segno dell’abilità del settore di attrarre nuovi clienti. L’89% di chi è stato in crociera, inoltre, intende ripetere l’esperienza. Tra i più entusiasti i Millennial, attratti dalla possibilità di vacanza e dalla varietà di esperienze.
Viaggi multigenerazionali e advance booking
Come sta succedendo in altri comparti, anche il settore crocieristico mostra poi un aumento dei viaggi multigenerazionali; un terzo dei crocieristi si muove, infatti, in gruppi composti da due o più generazioni, mentre il 28% da tre o più generazioni. Le crociere vengono, inoltre, generalmente prenotate con largo anticipo e solitamente le compagnie pianificano gli itinerari con almeno due anni di anticipo. Un esempio di come i flussi crocieristici siano un fattore abilitante per la gestione del turismo.
Evidenti, infine, i vantaggi delle crociere sulle economie locali, se si pensa che il 69% dei crocieristi sceglie di soggiornare almeno una notte in un hotel una notte prima o dopo il viaggio, e circa la metà torna autonomamente nelle destinazioni visitate durante le crociere.
“Ci impegniamo - aggiunge Galietti - per l’innovazione e la sostenibilità e per far sì che la crociera sia la scelta responsabile per i vacanzieri che vogliono vivere il mondo e lavoriamo costantemente con le destinazioni per innovare l’offerta, per una corretta pianificazione dei flussi, per adeguare le nostre proposte”.
Un’industria innovativa, dunque, che investe per il futuro: il settore sta perseguendo una varietà di fonti di energia alternative sostenibili e sta investendo in tecnologie di propulsione con capacità di conversione adattabili per l’uso di combustibili a basse o zero emissioni nette una volta disponibili su larga scala. Oltre il 61% della flotta di Clia è equipaggiato per essere in grado di connettersi all’alimentazione da terra, una quota destinata a raggiungere il 72% entro il 2028.