Il commento del direttore
Remo Vangelista
È uno dei settori più competitivi del made in Italy all’estero, ma necessita di un quadro normativo. Lo ha sottolineato Marina Stella, direttore generale di Confindustria nautica, nel corso del suo intervento a Economia del mare 2024 del Sole 24 Ore, aggiungendo che “durante il Satec, la convention annuale dell’associazione , abbiamo presentato ufficialmente i provvedimenti necessarie urgenti per la competitività della bandiera italiana: il ddl Blue economy e il regolamento di attuazione del Codice della nautica”.
Il fatturato globale della nautica è cresciuto anche nel 2023, con una previsione di chiusura a oltre 8 miliardi. “Ogni 3,8 posti barca - ha spiegato Stella - si genera un occupato nell’indotto turistico e la spesa sul territorio del diportista è il doppio di quella di un ospite in albergo. Il turismo nautico, che vale circa 28 miliardi di euro, rappresenta un pilastro fondamentale del settore turistico, perché ne aumenta il valore, ed è anche uno straordinario ambasciatore del made in Italy nel mondo”.
Oltre alle proposte di Confindustria nautica per il ddl Blue economy (fra cui quelle sulla transizione ecologica, sulle semplificazioni amministrative, sull’aggiornamento dei contratti di locazione e noleggio e sulla disciplina per i nuovi carburanti), al Satec “è stato annunciato il deposito di una proposta di legge per rilanciare la portualità turistica, che ha trovato totale affinità con Assoporti: il ddl intende coprire il divario degli investimenti sui porti turistici, rispetto alla concorrenza internazionale. Tra le proposte è stato anche chiesto che la portualità turistica venga esclusa dalla direttiva Ue Bolkestein”.