Ernest pronta alla fase 2Appello ad agenzie e t.o.

Dopo avere passato la boa dei tre anni di vita, Ernest punta ora a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama italiano. L’arrivo di nuovi aerei, accompagnato dall’avvio di nuove rotte; e in più la carta dell’A320neo da giocare come fiore all’occhiello di prima compagnia sulla Penisola a usare questo modello.

Ma ora per fare il grande salto serve un passo in più e si chiama trade. Per raggiungere i traguardi ambiziosi che la compagnia si sta ponendo serve infatti il supporto di agenzie e tour operator.

La situazione attuale
Il vettore lavora già con oltre 2mila punti vendita in tutta la Penisola, anche grazie agli accordi stretti con i principali network. “Aumentano le agenzie che vogliono collaborare con noi – assicura Ilza Xhelo, chief commercial officer del vettore – e siamo orgogliosi di poter dire che lavoriamo bene anche con le piccole adv che fanno grandi volumi sul traffico etnico”.

Ora l'attenzione è focalizzata sui t.o.: Ernest Airlines non ha ancora accordi diretti con gli operatori italiani “ma sappiamo che già ci vendono. Quindi li invitiamo a contattarci: lavoriamo già con t.o. stranieri, soprattutto inglesi, tedeschi e francesi. Il 10% dei nostri voli quest'anno sono charter”.

Il messaggio da fare passare
L'obiettivo è far passare il messaggio che “Ernest è una compagnia aerea italiana: si fa ancora un po' fatica a convincersi di questo ma siamo convinti che il nostro brand stia crescendo bene”. La compagnia in Italia vola da nove aeroporti: “Aumentano gli Italiani che viaggiano con noi per turismo, non solo per business – prosegue -. Inoltre l'Albania sta diventando una destinazione molto richiesta da tutta Europa e questo ci apre nuovi scenari”.

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