Il commento del direttore
Remo Vangelista
La gara d'appalto dei treni ad alta velocità annunciata dal presidente delle Fs, Elio Catania slitta in autunno, invece dell'estate, come previsto inizialmente. Sulla Roma-Napoli, intanto, il servizio partirà il 12 dicembre prossimo e le Fs starebbero valutando l'ipotesi di una società ad hoc per i treni veloci, scorporata da Trenitalia: avrebbe personale extra-Fs, tariffe sganciate da quelle attuali, un proprio logo, e che, in futuro, potrebbe "aprire" a capitali privati. Fs smentisce, ma quel che è certo è che sulla Roma-Napoli si viaggerà, per ora, con i vecchi treni e così accadrà l'anno prossimo sulla Torino-Novara. Alle Fs dicono che non c'è fretta, per ora, e che le esigenze del nuovo servizio saranno coperte con gli Etr 500 e con i Pendolini fino al 2008-2009, biennio in cui entreranno in esercizio la Milano-Bologna e la Bologna-Firenze. Intanto, però, l'amministratore delegato di Trenitalia, Roberto Testore, che ha chiesto e ottenuto da Catania un'accelerazione del piano di investimenti per il materiale rotabile, ha commissionato un benchmarking alla Mc Kinsey per valutare i produttori di materiale rotabile extraeuropei: ne è venuto fuori che i più competitivi, per costi e tempi di produzione, sono i coreani della Rotem-Hyundai. Ricerca che preoccupa il consorzio Trevi, che produce l'Etr 500. Del consorzio fanno parte produttori italiani (Ansaldobreda con il 40% e Firema con il 20%), ma anche stranieri (Alstom e Bombardier, 20% ciascuno). "Chiediamo a Fs e Trenitalia - dice il direttore del consorzio, Salvatore Micelotta - di esercitare un'opzione per i 22 treni Etr 500 prevista dal vecchio contratto e presa in considerazione, poco prima di andare via, anche dall'ingegner Cimoli. Il vantaggio per Fs sarebbe che noi saremmo in grado di attivare immediatamente le linee di produzione e non ci sarebbe bisogno di attendere i 3-4 anni necessari per svolgere la gara e mettere a regime i nuovi treni"