Hôtellerie italiana, il dominio incontrastato delle Big4

Nell’ambito hospitality l’interesse degli investitori per le località secondarie italiane sta aumentando, ma ancora troppo lentamente. Tranne poche eccezioni, infatti, i deal più rilevanti restano focalizzati sulle nostre Big4 - Roma, Venezia, Milano e Firenze -, mentre appena il 13% degli investimenti alberghieri è concentrato sulle città alternative. Questo quanto emerso dall’Hospitality Forum che, tra gli investimenti più rilevanti, ha segnalato i 170 milioni per il Mandarin Oriental di Roma (108 camere), i 150 per il Four Seasons Hotel Caesar Augustus di Anacapri (56 camere), i 141 milioni per il Baglioni Via delle Vergini a Roma (131 camere), i 140 investiti nel JW Marriott Venice Resort&Spa di Venezia (266 camere) e gli 83 per l’NH Collection Citylife di Milano (185 camere).

“L’attenzione all’asset management - ha osservato Giampiero Schiavo, amministratore delegato Castello Sgr - è oggi la chiave di volta per un’equilibrata creazione di valore, al pari della trasformazione dell’hotel in guest experience platform, della stabilizzazione del personale (oltre il 50% front-line lascia dopo 2 anni) e degli investimenti in food&beverage (Italia quarta al mondo per dimensioni)”.

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