Il commento del direttore
Remo Vangelista
Otto punti per incrementare i flussi turistici dal mercato cinese. È questa una delle novità contenute nel piano strategico che il Mibact ha messo a punto per rilanciare il turismo in Italia. "Innanzi tutto, abbiamo la necessità di avere dati certi per capire come si evolve il turismo cinese, e di farlo in anticipo, non a posteriori" spiega Francesco Palumbo, direttore generale turismo del Mibact.
In secondo luogo, la parola chiave del governo cinese per i prossimi anni è Via della seta, su cui c'è già stato un investimento di 40 miliardi di euro (2 per l'Italia) e che raddoppierà nei prossimi anni. "È un'occasione che non possiamo perdere" spiega il d.g. del Ministero.
E ancora, il piano si articola nel "pensare a percorsi alternativi oltre a Milano, Venezia, Firenze, Roma. Abbiamo un patrimonio culturale e ambientale molto ricco: Perugia, Mantova, Matera, Catania, Palermo, per dirne solo alcune, oltre ai grandi parchi, gli Appennini, le Dolomiti e le Alpi". Tutte aree da spingere e da promuovere sul mercato del Dragone.
Quarto punto, lavorare sul racconto dell'Italia. Da qui il progetto, con Enit e Rai, di una fiction per le tv nazionale cinese che diffonda l'immagine dell'Italian way of life. E per dare l'idea di un'Italia più sicura rispetto ad altre mete europee, si è pensato a ronde di polizia urbana accompagnate da poliziotti cinesi, le cui immagini sarebbero da diffondere in Cina.
Infine, alcune imprese non di poco conto. "Dobbiamo - dice Palumbo - aumentare il numero di voli diretti, facilitare il tax refund, agevolare i pagamenti tramite cellulare (eliminando così anche il problema del tetto con carta di credito) e lavorare sulle politiche per i visti per facilitare alcuni segmenti di mercato". A. P.